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Aperto da oggi fino al 21.09.2025 l‘Online-Voting per il Premio della Cultura del Costruito
20.08.2025
BOLZANO (USP). Il Premio Euregio per la cultura del costruito 2025 entra nella sua fase successiva. In seguito a partecipate sedute della giuria l'Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino invita le persone a decretare i loro favoriti per il premio del pubblico. L'ex presidente del Land Tirolo Wendelin Weingartner, in collaborazione con Witti Mitterer, direttrice del Curatorium dei Beni Tecnici Culturali, ha istituito il premio con l'obiettivo di celebrare personalità che mostrano un'attitudine responsabile e lungimirante verso la cultura del costruito. In primo piano un approccio sensibile, identitario e orientato al futuro verso la cultura del costruito e la periferia. La prima consegna del premio si svolge all'insegna del motto "Valorizzare l'esistente, riordinare il contesto“ e si rivolge ai professionisti dell'architettura. L'iniziativa ha suscitato grande interesse in tutte e tre le regioni dell'Euregio. 55 pregevoli contributi dai tre territori, di cui 27 dal Tirolo, 19 dall'Alto Adige e 9 dal Trentino mostrano la varietà architettonica, la sensibilità progettuale e la competenza trasversali a tutto l'Euregio. La giuria con l'architetta paesaggista Rita Illien, l'ingegnere Jürg Conzett e l'architetto Armando Ruinelli si è riunita nel corso di intense riunioni, ha esaminato i progetti selezionati e decretato i vincitori. Oltre alla decisione della giuria l'Euregio assegna anche un premio del pubblico: tutti i progetti sono da ora visibili online sul sito www.euregio.info/baukultur. Gli interessati possono votare per il proprio progetto preferito fino al 21 settembre compreso. Il progetto più votato riceverà il premio del pubblico nella forma di una litografia dell'artista ladino Lois Anvidalfarei. Il 6 ottobre 2025 l'Euregio consegnerà i premi a Innsbruck. Una vincitrice o un vincitore per Land riceverà come premio una scultura in bronzo di Lois Anvidalfarei. Successivamente inizierà una mostra itinerante, corredata da una pubblicazione che documenterà e celebrerà i progetti premiati, i favoriti e ulteriori contributi.
 
Esposizione museale per i beni tecnici culturali
22.07.2025
I beni tecnici culturali, importanti testimoni del nostro patrimonio culturale, meritano maggiore attenzione. Dopo 35 anni di intensa attività di ricerca e preparazione, il Curatorium ha gettato le basi per una nuova presenza pubblica dei beni tecnici culturali. Sarà possibile valorizzarli solo analizzandoli nel loro contesto architettonico, economico e politico-culturale, in quanto è in questo modo che acquisiscono significato. Nel prossimo futuro, sarà necessario creare a Bolzano uno spazio museale collegato ad un centro di documentazione. Nel corso della discussione odierna con l'assessore provinciale Philipp Achammer, il direttore di dipartimento Armin Gatterer, il presidente del Curatorium Arthur Scheidle e la direttrice Witti Mitterer, sono state valutate diverse proposte, tra cui l'ex rimessa della Ferrovia del Renon, situata dietro la funivia, dove il Curatorium aveva organizzato già nel 1994 la prima mostra provinciale sui beni tecnici culturali, e la Rampa Mosto, sempre nei pressi della funivia del Renon e attualmente inutilizzata come infrastruttura ferroviaria. In entrambi gli spazi, situati nei pressi della funivia del Renon, potrebbero trovare posto anche gli uffici, la biblioteca tematica e la videoteca con oltre 60 documentari, dato che il Curatorium ha notevoli problemi di spazio. La soluzione a lungo termine proposta da STA prevede invece la ristrutturazione delle officine della stazione di Merano, ma è molto costosa e richiederà ancora diversi anni. L'assessore Achammer ha assicurato il suo impegno, in quanto il museo aumenterebbe il valore culturale e l'attrattiva del capoluogo. Il Curatorium ha anche consegnato all'assessore lo statuto dell'associazione, iscritta al registro provinciale delle associazioni di volontariato da 2003 e che ha tra i propri obiettivi la ricerca e la creazione di una struttura museale. L'assessore Achammer ha apprezzato il lavoro del Curatorium, che riceverà prossimamente maggiore sostegno economico per diffondere al meglio le proprie iniziative in tutto il Sudtirolo.
 
Ieri una delegazione di Trento in visita a Bolzano con il Kuratorium per i beni tecnici e culturali
27.06.2025
Lo scorso marzo una delegazione del Kuratorium per i beni tecnici e culturali della Provincia di Bolzano aveva visitato diversi luoghi storici di Trento. Il 24 giugno 2025 il Kuratorium, guidato dall’ing Ezio Facchin, già assessore alla mobilità del Comune di Trento, ha ricambiato la visita ospitando una delegazione trentina di tecnici comunali e non solo in visita ai luoghi significativi di Bolzano. Ricco il programma della giornata: dalla Glashaus allo storico Hotel Laurino alla Casa della pesa, al palazzo Mercantile, con ricevimento da parte del presidente della Camera di Commercio dott. Michl Ebner, per poi ammirare gli affreschi della scuola di Giotto alla Chiesa dei Domenicani. Dopo il pranzo in via Francescani con la visita della cantina a meno tre piani sotto terra. Infine alle 14 hanno terminato la visita al Castel Mareccio con la passeggiata del Talvera con i lavori di recupero dei lampioni e la mostra nella cripta del Monumento della Vittoria. Il Kuratorium è un'associazione senza scopo di lucro che si occupa della documentazione, della conservazione e della valorizzazione dei beni tecnici culturali in Alto Adige e in tutta l’area alpina.
 
Il 7.7.2025 scade il termine per le candidature al Premio dell’Euregio per la cultura del costruito
07.06.2025
Tra un mese (7.7.2025) scade il termine per la presentazione delle candidature al Premio dell’Euregio per la la cultura del costruito. Il premio sarà assegnato per la prima volta nel 2025 e premia coloro che nell’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino si sono distinti per il loro particolare approccio alla cultura del costruito. Il premio premia la gestione esemplare del patrimonio architettonico e del costruito per quanto riguarda le riqualificazioni, valorizzazioni, le ristrutturazioni e, in particolare, gli interventi di trasformazione. Il tema della prima edizione è “Valorizzare l’esistente, riordinare il contesto” è rivolto agli architetti e alle architette che hanno realizzato progetti in uno o più dei tre territori dell’Euregio. Mentre il focus tematico di base è predeterminato, il tema specifico e il target a cui è rivolto il premio vengono ridefiniti per ciascuna edizione. Il premio viene assegnato ogni due anni nel rispettivo Paese che presiede l'Euregio. Il Premio dell‘Euregio per la cultura del costruito è stato istituito su iniziativa del Curatorium per i Beni Tecnici Culturali e sviluppato dall’ufficio di rigenerazione urbana del Land Tirol, insieme alla Soprintendenza per i Beni Culturali della Provincia autonoma di Trento. Il Premio è stato finanziato per quattro edizioni dall’ex Presidente del Land Tirol Dr. Wendelin Weingartner, che condivide in pieno gli obiettivi. Chi fosse interessato trova maggiori informazioni sul sito www.euregio.info/CulturaCostruito, da cui possono essere pure scaricati i format per la candidatura e inoltrata la proposta. La scadenza per la presentazione delle domande è il 7 luglio 2025. Seguiranno la prima riunione della giuria e la visita a una selezione di progetti. La giuria è composta da tre esperti di fama internazionale: l'architetta paesaggista Rita Illien, l'ingegnere civile e strutturista Jürg Conzett e l'architetto Armando Ruinelli. La giuria sarà supportata, consigliata e in parte accompagnata da alcuni componenti della cabina di regia delle tre regioni dell’Euregio. A fine estate ci sarà l’ assegnare del premio del pubblico tramite votazione online. La cerimonia di premiazione si terrà il 6 ottobre 2025 a Innsbruck, dove una vincitrice o un vincitore per ciascuna regione dell’Euregio sarà premiata/o con una scultura in bronzo a opera dell'artista ladino Lois Anvidalfarei. Sono previste una mostra itinerante e una pubblicazione.
 
In memoria di Elisabeth Baumgartner a 20 anni dalla scomparsa
24.05.2025
Elisabeth Baumgartner (1938-2005) è stata una delle più importanti croniste politiche e operatrici culturali del Sudtirolo. Nata a Vienna, dopo il diploma all'Accademia delle belle arti negli anni '60 si trasferì in Alto Adige, dove si dedicò al mondo artistico e culturale e come "voce del Sudtirolo" divenne una delle giornaliste politiche più importanti del territorio per oltre tre decenni. La sua opera include la cronaca degli anni delle bombe, svariati progetti cinematografici e ritratti critici e innumerevoli reportage e interviste con protagonisti della politica del Sudtirolo o ad esso collegati. Parallelamente alla sua attività giornalistica si impegnò con intensità nelle attività culturali. Co-fondatrice del Filmclub e dell'ar/ge Kunst, si dedicò per tutta la sua vita alla conservazione dei beni tecnici culturali del Sudtirolo. In occasione del ventesimo anniversario della sua scomparsa al Filmclub Bolzano verrà mostrato un ricco programma sull'opera di Elisabeth Baumgartner. 30.05.2025 - Ore 18 "Elisabeth Baumgartner. 1938 - 2005" - Film documentario di Gerd Staffler. Fotografia di Lukas Kobler. A seguire, discussione con Wittfrieda Mitterer (Curatorium dei Beni Tecnici Culturali), Gerd Staffler (regista) e Zeno Braitenberg (Rai Südtirol) "Südtiroler Künstler: Markus Vallazza" - Film TV, 1970/1971, Regia di Bruno Jori, testi di Elisabeth Baumgartner. A seguire, discussione con Alma Vallazza "Elisabeth - Eine Gesprächstunde" - Oktavia Brugger (giornalista Rai e politica), Barbara Gabrielli (storica e curatrice della tenuta), Eleonore Kleindienst (architetto e sorella), Martin Kaufmann (presidente e fondatore del Filmclub), Karin Welponer (membro fondatore di ar/ge Kunst e artista). Modera Renate Mumelter. 31.05.2025 - ore 10 "Ich arbeite nur acht Stunden, mir geht es gut. Fallbeispiel Kaltern: Wie die Kinder den Fremdenverkehr sehen" - Film, 1981. Ideazione e regia: Elisabeth Baumgartner. Fotografia: Fritz Pichler. A seguire dibattito con Rudi Meraner e Walter Mössler. "Pressespiegel" di e con Elisabeth Baumgartner - A seguire, lo storico Hans Heiss parlerà di Elisabeth Baumgartner e della sua importanza nella storia contemporanea del Sudtirolo

  • Elisabeth Baumgartner. Journalistin und Künstlerin

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    I gioielli della tecnica devono essere conservati
    16.05.2025
    La Ferrovia dell'Oltradige, inaugurata il 16 dicembre 1898 e chiusa il 1° agosto 1963 per il trasporto passeggeri e il 1° maggio 1971 per il trasporto merci, connetteva la stazione di Bolzano al comune di Caldaro via Ponte Adige e Appiano/Cornaiano. Da Caldaro, che nell'allora epoca regio-imperiale era già un centro di mobilità, si poteva procedere in treno per Sant'Antonio e da lì salire sulla Mendola con la funicolare già a partire dal 1902. Con una lunghezza di appena 11 chilometri, la Ferrovia dell'Oltradige, progettata dal pioniere delle ferrovie Josef Riehl, rappresentò per decenni il punto nevralgico del territorio dell'Oltradige. A Caldaro, nell'ambito dei lavori edili diretti dall'ing. Andreas Schlör, venne anche edificato un deposito ferroviario con officina per i veicoli. Si trova a tutt'oggi nello stesso luogo e nelle stesse condizioni del 1898, a parte una nuova copertura del tetto realizzata anni fa. All'interno sono conservati i binari originali della ferrovia locale a scartamento normale così come un'interessante parete per gli attrezzi. Ora il Comune di Caldaro prevede la demolizione di questo edificio abbastanza ben conservato, in uso come deposito per gli autobus, per realizzare al suo posto una nuova costruzione. Dal punto di vista del Curatorium il deposito dovrebbe essere mantenuto come simbolo della Ferrovia dell'Oltradige e come esempio caratteristico di cultura edilizia. Costruire sul costruito rappresenta sicuramente una sfida maggiore rispetto a una pura e semplice nuova costruzione, ma porterebbe anche ad una rivalutazione dell'intero areale. Senza parlare di trasformazione dei locali in supermercato o come parte di un parcheggio o addirittura della riproposizione come deposito in una possibile "nuova Ferrovia dell'Oltradige", questo deposito deve essere conservato come monumento industriale della tecnica ferroviaria primordiale. Si tratta oltretutto del più antico deposito ferroviario conservato in condizioni originali di queste dimensioni in tutta l'Euregio tirolese. Tutti gli altri depositi, sia delle ferrovie principali che di quelle secondarie, sono stati in seguito demoliti, ristrutturati o ricostruiti. Secondo la nuova Legge Provinciale sui Beni Culturali del 2023 le costruzioni con più di 70 anni di età dovrebbero finire automaticamente sotto tutela. Inoltre, è importante conservare questo monumento industriale e sostenibile con la sua irripetibile atmosfera per le future generazioni. Solo la realtà del costruito può trasportare tutte le informazioni. (Klaus Demar) Curatorium dei Beni Tecnici Culturali
     
    Conferenza: I quartieri degli optanti, le Südtiroler Siedlungen in Austria
    12.05.2025
    Il Geschichtsverein di Bressanone invita mercoledì 14 maggio 2025, con inizio alle ore 18:00, alla conferenza dedicata ai quartieri degli optanti, i Südtiroler Siedlungen in Austria. Luogo: Bressanone, Vecchio Municipio, Sala Adrian Egger Ingresso da: Portici Maggiori 14 Intervengono: Wittfrida Mitterer, Horst Hambrusch, Günther Pallaver. Wittfrida Mitterer, direttrice del Kuratorium per i Beni Tecnici Culturali, ha realizzato una preziosa documentazione sui quartieri degli optanti che a partire dal 1939 sono stati realizzati nel territorio dell’allora Reich tedesco. Horst Hambrusch, architetto e ricercatore, ha seguito dal punto di vista scientifico il progetto. Günther Pallaver, politologo, storico e giornalista, ha contribuito al volume con un proprio intervento. Durante la conferenza parlerà delle opzioni in Alto Adige tra il 1939 e il 1943 e delle loro conseguenze. Saremo lieti della tua partecipazione!
     
    Serve una visione differenziata dell'articolo sui fienili
    04.05.2025
    L'articolo sui fienili, abolito con la nuova legge Territorio e Paesaggio in quanto favorisce la dispersione abitativa, dovrebbe essere reintrodotto in una nuova forma in rispondenza alle esigenze attuali. Diverse associazioni ambientaliste e per la tutela del territorio hanno reagito in maniera critica. Dal punto di vista del Curatorium serve orientarsi alla nuova cultura del costruito. Gli edifici vuoti, come fienili, officine o altre piccole costruzioni, devono essere riutilizzati e riportati a nuova vita in quanto parte del nostro patrimonio culturale. Queste costruzioni, che hanno un grande valore identitario, dovrebbero essere risanate e valorizzate sul posto senza possibilità di trasferimento di cubatura. Un'eccezione sarebbe giustificabile solo nel caso in cui l'edificio si trovasse in zona rossa. Secondo la normativa attuale, la cubatura può essere convertita in spazi abitativi convenzionati. Tramite una alta densitá abitativa (abitazioni, uffici, studi, laboratori ecc.) è possibile risparmiare terreni edificabili e minimizzare l'impermeabilizzazione del suolo. Vivere in centri storici e borghi è più attraente e più conveniente, soprattutto per i giovani, rispetto all'occupazione di nuove aree abitative in periferia. Inoltre i fienili all’interno dei masi chiusi o nei piccoli conglomerati di masi sparsi non rientrano nella definizione di aree insediabili. Con l'articolo sui fienili riformulato secondo le esigenze attuali, il legislatore avrebbe la possibilità di lanciare un segnale contro la cultura dell'usa e getta e per la valorizzazione del patrimonio costruito, tra l'altro risparmiando energia grigia ed emissioni di CO2. Costruire sul costruito con l'obiettivo di un riutilizzo appropriato degli spazi vuoti permette di controllare positivamente e a lungo termine gli insediamenti abitativi in Sudtirolo e di rivitalizzare lo spazio rurale. Nella foto, un fienile a Terlano prima e dopo il restauro. Il progetto è degli architetti Trojer/Vonmetz
     
    Curatorium come spazio di azione con prospettiva. La riunione annuale del 4 aprile 2025
    10.04.2025
    I beni tecnici culturali sono sempre di più punti di orientamento e identità per le persone della nostra area. Se vent'anni fa le centrali idroelettriche non erano visitabili, oggi questi impianti di produzione energetica sono spazi esperenziali multifunzionali. Trent'anni fa l'apertura di una mostra presso la centrale di Cardano sarebbe stata utopia pura, oggi si ospitano visite guidate, eventi culturali e concerti. Per non parlare per dell'affascinante rappresentazione dell'impianto idroelettrico di Sant'Antonio a Bolzano o della piccola centrale a Sacco. È sicuramente un merito del Curatorium per i Beni Tecnici Culturali di aver aperto al pubblico dei luoghi "off limits", di averli riqualificati e valorizzati e contestualizzati storicamente, anche in periodi difficili come l'epoca imperiale o il fascismo. A 35 anni dalla fondazione, avvenuta nel 1990 su iniziativa del mecenate Karl Nicolussi Leck, soci e partner hanno preso visione dei progetti in corso alla riunione generale del 4 marzo 2025 presso il Circolo Cittadino di Bolzano. Tra essi, l'operazione di risanamento dell'illuminazione storica delle Passeggiate Lungo Talvera a Bolzano, il futuro museo delle funivie nell'areale Trojer a Lagundo, il restauro delle locomotive dell'ex ferrovia Lana-Postal, i docu-film Tempi Moderni, la progettazione del memoriale ai caduti sul lavoro durante la costruzione della Ferrovia del Brennero a Mules, e a Chiusa il risanamento del viadotto ferroviario della Val Gardena con prevista apertura della galleria e il risanamento della torre di rifonimento per locomotive. Nella torre riqualificata una targa riporterà i nomi dei prigionieri di guerra russi caduti durante la costruzione della Ferrovia della Val Gardena. Ha riscosso grande interesse il Premio Euregio per la Cultura del Costruito, proposto dal Curatorium su iniziativa di Wittfrida Mitterer e finanziato e promosso da Wendelin Weingartner, ex capitano del Tirolo. L'obiettivo è riflettere su una trasformazione al passo coi tempi del nostro spazio costruito e di una gestione responsabile e diurevole di valore. Per la prima volta ci sarà una collaborazione transregionale tra gli ordini degli architetti e degli ingegneri dell'area Euregio con l'obiettivo di arrivare a soluzioni di qualità, innovative e creative e di mantenere in vita le prospettive future dell'edilizia. Lo stesso premio, attivo nell'euroregione che comprende il Tirolo, l’Alto Adige e il Trentino, consiste in una scultura di bronzo realizzata dall'artista ladino Lois Anvidalfarei. La premiazione avverrà in ottobre del 2025 sotto l’egida dei Presidenti delle Giunte delle tre regioni Anton Mattle (Tirolo), Maurizio Fugatti (Trentino) e Arno Kompatscher(Altoadige). I partecipanti all'incontro sono stati invitati a proporre oggetti e persone meritevoli del premio. Secondo il vicesindaco Stephan Konder, la valorizzazione di oggetti e costruzioni a carattere identitario rappresenta un impegno molto importante e anche un grande potenziale per la società e il turismo. Dopo l'esposizione delle formalità da parte del Presidente del Curatorium, Arthur Scheidle, la guida turistica Christoph Ratschiegler ha illustrato il prezioso ciclo di affreschi realizzato da Albert Stolz nella Cantina Municipale, contestualizzandolo nell'ambito urbanistico-culturale.
     
    Presentazione Fotocontest Join sustainable Future / Klimahouse
    24.01.2025
    In occasione del 20° anniversario della Fiera Klimahouse, ormai consolidata come evento di riferimento nel settore edilizio, viene lanciato il concorso fotografico "Klimahouse – Join the Sustainable Future", una iniziativa interattiva e innovativa che accompagna la manifestazione. Obiettivi del concorso: Il concorso invita i partecipanti a esplorare e immortalare con la macchina fotografica temi fondamentali come la sostenibilità, la neutralità climatica nell’era post-fossile, l’efficienza energetica, l’innovazione nell’edilizia. Il concorso fotografico stimola a confrontarsi in modo personale e critico con i temi proposti, incoraggiandoli a osservare l’architettura sostenibile, infrastrutture della mobilità, e il landscape nel contesto, prodotti e materiali klimaneutral, tecnologia innovativa. Il concorso sfrutta i nuovi media come piattaforma principale: tutte le informazioni, il regolamento, il modulo di partecipazione e le gallerie fotografiche saranno disponibili sul sito web bolzano-bozen.it Promozione e diffusione La promozione del concorso avverrà tramite: Media tradizionali e digitali e i sottobicchieri distribuiti in bar, hotel e ristoranti durante la fiera, in collaborazione con l’azienda di soggiorno e il HGV, associazione albergatori. Si invita alla Conferenza stampa martedì, 28. Gennaio alle 0.00 h nel Damensalon del Hotel Laurino a Bolzano.
     
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