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Il 7.7.2025 scade il termine per le candidature al Premio dell’Euregio per la cultura del costruito
07.06.2025
Tra un mese (7.7.2025) scade il termine per la presentazione delle candidature al Premio dell’Euregio per la la cultura del costruito. Il premio sarà assegnato per la prima volta nel 2025 e premia coloro che nell’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino si sono distinti per il loro particolare approccio alla cultura del costruito. Il premio premia la gestione esemplare del patrimonio architettonico e del costruito per quanto riguarda le riqualificazioni, valorizzazioni, le ristrutturazioni e, in particolare, gli interventi di trasformazione. Il tema della prima edizione è “Valorizzare l’esistente, riordinare il contesto” è rivolto agli architetti e alle architette che hanno realizzato progetti in uno o più dei tre territori dell’Euregio. Mentre il focus tematico di base è predeterminato, il tema specifico e il target a cui è rivolto il premio vengono ridefiniti per ciascuna edizione. Il premio viene assegnato ogni due anni nel rispettivo Paese che presiede l'Euregio. Il Premio dell‘Euregio per la cultura del costruito è stato istituito su iniziativa del Curatorium per i Beni Tecnici Culturali e sviluppato dall’ufficio di rigenerazione urbana del Land Tirol, insieme alla Soprintendenza per i Beni Culturali della Provincia autonoma di Trento. Il Premio è stato finanziato per quattro edizioni dall’ex Presidente del Land Tirol Dr. Wendelin Weingartner, che condivide in pieno gli obiettivi. Chi fosse interessato trova maggiori informazioni sul sito www.euregio.info/CulturaCostruito, da cui possono essere pure scaricati i format per la candidatura e inoltrata la proposta. La scadenza per la presentazione delle domande è il 7 luglio 2025. Seguiranno la prima riunione della giuria e la visita a una selezione di progetti. La giuria è composta da tre esperti di fama internazionale: l'architetta paesaggista Rita Illien, l'ingegnere civile e strutturista Jürg Conzett e l'architetto Armando Ruinelli. La giuria sarà supportata, consigliata e in parte accompagnata da alcuni componenti della cabina di regia delle tre regioni dell’Euregio. A fine estate ci sarà l’ assegnare del premio del pubblico tramite votazione online. La cerimonia di premiazione si terrà il 6 ottobre 2025 a Innsbruck, dove una vincitrice o un vincitore per ciascuna regione dell’Euregio sarà premiata/o con una scultura in bronzo a opera dell'artista ladino Lois Anvidalfarei. Sono previste una mostra itinerante e una pubblicazione.
 
In memoria di Elisabeth Baumgartner a 20 anni dalla scomparsa
24.05.2025
Elisabeth Baumgartner (1938-2005) è stata una delle più importanti croniste politiche e operatrici culturali del Sudtirolo. Nata a Vienna, dopo il diploma all'Accademia delle belle arti negli anni '60 si trasferì in Alto Adige, dove si dedicò al mondo artistico e culturale e come "voce del Sudtirolo" divenne una delle giornaliste politiche più importanti del territorio per oltre tre decenni. La sua opera include la cronaca degli anni delle bombe, svariati progetti cinematografici e ritratti critici e innumerevoli reportage e interviste con protagonisti della politica del Sudtirolo o ad esso collegati. Parallelamente alla sua attività giornalistica si impegnò con intensità nelle attività culturali. Co-fondatrice del Filmclub e dell'ar/ge Kunst, si dedicò per tutta la sua vita alla conservazione dei beni tecnici culturali del Sudtirolo. In occasione del ventesimo anniversario della sua scomparsa al Filmclub Bolzano verrà mostrato un ricco programma sull'opera di Elisabeth Baumgartner. 30.05.2025 - Ore 18 "Elisabeth Baumgartner. 1938 - 2005" - Film documentario di Gerd Staffler. Fotografia di Lukas Kobler. A seguire, discussione con Wittfrieda Mitterer (Curatorium dei Beni Tecnici Culturali), Gerd Staffler (regista) e Zeno Braitenberg (Rai Südtirol) "Südtiroler Künstler: Markus Vallazza" - Film TV, 1970/1971, Regia di Bruno Jori, testi di Elisabeth Baumgartner. A seguire, discussione con Alma Vallazza "Elisabeth - Eine Gesprächstunde" - Oktavia Brugger (giornalista Rai e politica), Barbara Gabrielli (storica e curatrice della tenuta), Eleonore Kleindienst (architetto e sorella), Martin Kaufmann (presidente e fondatore del Filmclub), Karin Welponer (membro fondatore di ar/ge Kunst e artista). Modera Renate Mumelter. 31.05.2025 - ore 10 "Ich arbeite nur acht Stunden, mir geht es gut. Fallbeispiel Kaltern: Wie die Kinder den Fremdenverkehr sehen" - Film, 1981. Ideazione e regia: Elisabeth Baumgartner. Fotografia: Fritz Pichler. A seguire dibattito con Rudi Meraner e Walter Mössler. "Pressespiegel" di e con Elisabeth Baumgartner - A seguire, lo storico Hans Heiss parlerà di Elisabeth Baumgartner e della sua importanza nella storia contemporanea del Sudtirolo

  • Elisabeth Baumgartner. Journalistin und Künstlerin

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    I gioielli della tecnica devono essere conservati
    16.05.2025
    La Ferrovia dell'Oltradige, inaugurata il 16 dicembre 1898 e chiusa il 1° agosto 1963 per il trasporto passeggeri e il 1° maggio 1971 per il trasporto merci, connetteva la stazione di Bolzano al comune di Caldaro via Ponte Adige e Appiano/Cornaiano. Da Caldaro, che nell'allora epoca regio-imperiale era già un centro di mobilità, si poteva procedere in treno per Sant'Antonio e da lì salire sulla Mendola con la funicolare già a partire dal 1902. Con una lunghezza di appena 11 chilometri, la Ferrovia dell'Oltradige, progettata dal pioniere delle ferrovie Josef Riehl, rappresentò per decenni il punto nevralgico del territorio dell'Oltradige. A Caldaro, nell'ambito dei lavori edili diretti dall'ing. Andreas Schlör, venne anche edificato un deposito ferroviario con officina per i veicoli. Si trova a tutt'oggi nello stesso luogo e nelle stesse condizioni del 1898, a parte una nuova copertura del tetto realizzata anni fa. All'interno sono conservati i binari originali della ferrovia locale a scartamento normale così come un'interessante parete per gli attrezzi. Ora il Comune di Caldaro prevede la demolizione di questo edificio abbastanza ben conservato, in uso come deposito per gli autobus, per realizzare al suo posto una nuova costruzione. Dal punto di vista del Curatorium il deposito dovrebbe essere mantenuto come simbolo della Ferrovia dell'Oltradige e come esempio caratteristico di cultura edilizia. Costruire sul costruito rappresenta sicuramente una sfida maggiore rispetto a una pura e semplice nuova costruzione, ma porterebbe anche ad una rivalutazione dell'intero areale. Senza parlare di trasformazione dei locali in supermercato o come parte di un parcheggio o addirittura della riproposizione come deposito in una possibile "nuova Ferrovia dell'Oltradige", questo deposito deve essere conservato come monumento industriale della tecnica ferroviaria primordiale. Si tratta oltretutto del più antico deposito ferroviario conservato in condizioni originali di queste dimensioni in tutta l'Euregio tirolese. Tutti gli altri depositi, sia delle ferrovie principali che di quelle secondarie, sono stati in seguito demoliti, ristrutturati o ricostruiti. Secondo la nuova Legge Provinciale sui Beni Culturali del 2023 le costruzioni con più di 70 anni di età dovrebbero finire automaticamente sotto tutela. Inoltre, è importante conservare questo monumento industriale e sostenibile con la sua irripetibile atmosfera per le future generazioni. Solo la realtà del costruito può trasportare tutte le informazioni. (Klaus Demar) Curatorium dei Beni Tecnici Culturali
     
    Conferenza: I quartieri degli optanti, le Südtiroler Siedlungen in Austria
    12.05.2025
    Il Geschichtsverein di Bressanone invita mercoledì 14 maggio 2025, con inizio alle ore 18:00, alla conferenza dedicata ai quartieri degli optanti, i Südtiroler Siedlungen in Austria. Luogo: Bressanone, Vecchio Municipio, Sala Adrian Egger Ingresso da: Portici Maggiori 14 Intervengono: Wittfrida Mitterer, Horst Hambrusch, Günther Pallaver. Wittfrida Mitterer, direttrice del Kuratorium per i Beni Tecnici Culturali, ha realizzato una preziosa documentazione sui quartieri degli optanti che a partire dal 1939 sono stati realizzati nel territorio dell’allora Reich tedesco. Horst Hambrusch, architetto e ricercatore, ha seguito dal punto di vista scientifico il progetto. Günther Pallaver, politologo, storico e giornalista, ha contribuito al volume con un proprio intervento. Durante la conferenza parlerà delle opzioni in Alto Adige tra il 1939 e il 1943 e delle loro conseguenze. Saremo lieti della tua partecipazione!
     
    Serve una visione differenziata dell'articolo sui fienili
    04.05.2025
    L'articolo sui fienili, abolito con la nuova legge Territorio e Paesaggio in quanto favorisce la dispersione abitativa, dovrebbe essere reintrodotto in una nuova forma in rispondenza alle esigenze attuali. Diverse associazioni ambientaliste e per la tutela del territorio hanno reagito in maniera critica. Dal punto di vista del Curatorium serve orientarsi alla nuova cultura del costruito. Gli edifici vuoti, come fienili, officine o altre piccole costruzioni, devono essere riutilizzati e riportati a nuova vita in quanto parte del nostro patrimonio culturale. Queste costruzioni, che hanno un grande valore identitario, dovrebbero essere risanate e valorizzate sul posto senza possibilità di trasferimento di cubatura. Un'eccezione sarebbe giustificabile solo nel caso in cui l'edificio si trovasse in zona rossa. Secondo la normativa attuale, la cubatura può essere convertita in spazi abitativi convenzionati. Tramite una alta densitá abitativa (abitazioni, uffici, studi, laboratori ecc.) è possibile risparmiare terreni edificabili e minimizzare l'impermeabilizzazione del suolo. Vivere in centri storici e borghi è più attraente e più conveniente, soprattutto per i giovani, rispetto all'occupazione di nuove aree abitative in periferia. Inoltre i fienili all’interno dei masi chiusi o nei piccoli conglomerati di masi sparsi non rientrano nella definizione di aree insediabili. Con l'articolo sui fienili riformulato secondo le esigenze attuali, il legislatore avrebbe la possibilità di lanciare un segnale contro la cultura dell'usa e getta e per la valorizzazione del patrimonio costruito, tra l'altro risparmiando energia grigia ed emissioni di CO2. Costruire sul costruito con l'obiettivo di un riutilizzo appropriato degli spazi vuoti permette di controllare positivamente e a lungo termine gli insediamenti abitativi in Sudtirolo e di rivitalizzare lo spazio rurale. Nella foto, un fienile a Terlano prima e dopo il restauro. Il progetto è degli architetti Trojer/Vonmetz
     
    Curatorium come spazio di azione con prospettiva. La riunione annuale del 4 aprile 2025
    10.04.2025
    I beni tecnici culturali sono sempre di più punti di orientamento e identità per le persone della nostra area. Se vent'anni fa le centrali idroelettriche non erano visitabili, oggi questi impianti di produzione energetica sono spazi esperenziali multifunzionali. Trent'anni fa l'apertura di una mostra presso la centrale di Cardano sarebbe stata utopia pura, oggi si ospitano visite guidate, eventi culturali e concerti. Per non parlare per dell'affascinante rappresentazione dell'impianto idroelettrico di Sant'Antonio a Bolzano o della piccola centrale a Sacco. È sicuramente un merito del Curatorium per i Beni Tecnici Culturali di aver aperto al pubblico dei luoghi "off limits", di averli riqualificati e valorizzati e contestualizzati storicamente, anche in periodi difficili come l'epoca imperiale o il fascismo. A 35 anni dalla fondazione, avvenuta nel 1990 su iniziativa del mecenate Karl Nicolussi Leck, soci e partner hanno preso visione dei progetti in corso alla riunione generale del 4 marzo 2025 presso il Circolo Cittadino di Bolzano. Tra essi, l'operazione di risanamento dell'illuminazione storica delle Passeggiate Lungo Talvera a Bolzano, il futuro museo delle funivie nell'areale Trojer a Lagundo, il restauro delle locomotive dell'ex ferrovia Lana-Postal, i docu-film Tempi Moderni, la progettazione del memoriale ai caduti sul lavoro durante la costruzione della Ferrovia del Brennero a Mules, e a Chiusa il risanamento del viadotto ferroviario della Val Gardena con prevista apertura della galleria e il risanamento della torre di rifonimento per locomotive. Nella torre riqualificata una targa riporterà i nomi dei prigionieri di guerra russi caduti durante la costruzione della Ferrovia della Val Gardena. Ha riscosso grande interesse il Premio Euregio per la Cultura del Costruito, proposto dal Curatorium su iniziativa di Wittfrida Mitterer e finanziato e promosso da Wendelin Weingartner, ex capitano del Tirolo. L'obiettivo è riflettere su una trasformazione al passo coi tempi del nostro spazio costruito e di una gestione responsabile e diurevole di valore. Per la prima volta ci sarà una collaborazione transregionale tra gli ordini degli architetti e degli ingegneri dell'area Euregio con l'obiettivo di arrivare a soluzioni di qualità, innovative e creative e di mantenere in vita le prospettive future dell'edilizia. Lo stesso premio, attivo nell'euroregione che comprende il Tirolo, l’Alto Adige e il Trentino, consiste in una scultura di bronzo realizzata dall'artista ladino Lois Anvidalfarei. La premiazione avverrà in ottobre del 2025 sotto l’egida dei Presidenti delle Giunte delle tre regioni Anton Mattle (Tirolo), Maurizio Fugatti (Trentino) e Arno Kompatscher(Altoadige). I partecipanti all'incontro sono stati invitati a proporre oggetti e persone meritevoli del premio. Secondo il vicesindaco Stephan Konder, la valorizzazione di oggetti e costruzioni a carattere identitario rappresenta un impegno molto importante e anche un grande potenziale per la società e il turismo. Dopo l'esposizione delle formalità da parte del Presidente del Curatorium, Arthur Scheidle, la guida turistica Christoph Ratschiegler ha illustrato il prezioso ciclo di affreschi realizzato da Albert Stolz nella Cantina Municipale, contestualizzandolo nell'ambito urbanistico-culturale.
     
    Presentazione Fotocontest Join sustainable Future / Klimahouse
    24.01.2025
    In occasione del 20° anniversario della Fiera Klimahouse, ormai consolidata come evento di riferimento nel settore edilizio, viene lanciato il concorso fotografico "Klimahouse – Join the Sustainable Future", una iniziativa interattiva e innovativa che accompagna la manifestazione. Obiettivi del concorso: Il concorso invita i partecipanti a esplorare e immortalare con la macchina fotografica temi fondamentali come la sostenibilità, la neutralità climatica nell’era post-fossile, l’efficienza energetica, l’innovazione nell’edilizia. Il concorso fotografico stimola a confrontarsi in modo personale e critico con i temi proposti, incoraggiandoli a osservare l’architettura sostenibile, infrastrutture della mobilità, e il landscape nel contesto, prodotti e materiali klimaneutral, tecnologia innovativa. Il concorso sfrutta i nuovi media come piattaforma principale: tutte le informazioni, il regolamento, il modulo di partecipazione e le gallerie fotografiche saranno disponibili sul sito web bolzano-bozen.it Promozione e diffusione La promozione del concorso avverrà tramite: Media tradizionali e digitali e i sottobicchieri distribuiti in bar, hotel e ristoranti durante la fiera, in collaborazione con l’azienda di soggiorno e il HGV, associazione albergatori. Si invita alla Conferenza stampa martedì, 28. Gennaio alle 0.00 h nel Damensalon del Hotel Laurino a Bolzano.
     
    Grande interesse a Vienna per il libro Südtiroler Siedlungen in Österreich
    09.01.2025
    Martedì 10 dicembre 2024, l'ÖGFA ha ospitato a Vienna la presentazione del libro “Südtiroler Siedlungen - Condominium in mind”. Gli autori Wittfrida Mitterer, Horst Hambrusch, Günther Pallaver e Bruno Maldoner hanno presentato la loro ampia pubblicazione, che tratta la storia, l'architettura e il significato urbanistico degli insediamenti altoatesini. La serata è stata moderata da Maik Novotny. Gli insediamenti altoatesini, costruiti tra il 1939 e il 1944 per i reinsediati provenienti dall'Alto Adige, sono oggi spesso minacciati. Si discute spesso di demolizione o ridensificazione per soddisfare gli standard abitativi contemporanei. L'elevata qualità urbanistica e architettonica di questi edifici spesso non è sufficientemente riconosciuta. I cambiamenti nella struttura sociale e gli interessi economici aumentano la pressione su queste proprietà, i cui sforzi di conservazione rimangono solitamente a livello locale. La carica ideologica del tema è particolarmente impegnativa: in alcuni luoghi, le tenute sono considerate vicine all'architettura nazista, il che significa che le loro qualità urbanistiche sono messe in secondo piano. Inoltre, ci sono lacune nella conoscenza e una mancanza di discorsi che oscurano il valore degli insediamenti in contesti storici, sociali e artistici. Il libro “Südtiroler Siedlungen - Condominium in mind” colma questa importante lacuna conoscitiva e documenta questi edifici in modo molto dettagliato. Include 1500 planimetrie storiche, 1000 fotografie dell'epoca della costruzione e 2400 fonti di immagini attuali. Questa ricchezza di materiale fornisce una visione completa della storia edilizia e del significato degli insediamenti. Tuttavia, la pubblicazione va oltre la semplice documentazione: ci incoraggia a considerare le proprietà non solo come patrimonio storico, ma anche a riconoscere il loro potenziale per la vita moderna. Mostra come questi edifici possano essere ristrutturati con cura e sviluppati ulteriormente senza perdere il loro fascino caratteristico e le loro qualità speciali. Durante la presentazione sono stati discussi temi chiave: le qualità urbane e sociali delle tenute e il loro significato per la cultura edilizia. Affrontare sfide come la necessità di riqualificazione, la ridensificazione e i pregiudizi ideologici. La questione di come aumentare la consapevolezza del valore di questi quartieri. L'evento ha attirato un pubblico eterogeneo, tra cui esperti di architettura, pianificazione urbana e conservazione del patrimonio, nonché familiari degli abitanti della tenuta e appassionati di storia. Il lavoro elaborato e scientificamente valido, la vivida panoramica e la prospettiva visionaria sul futuro delle tenute sono stati impressionanti. La presentazione del libro è stata una serata di successo che ha mostrato l'importanza degli insediamenti altoatesini sotto una nuova luce. Il libro “Südtiroler Siedlungen - Condomini in mente” è un prezioso contributo alla cultura edilizia e incoraggia a guardare più da vicino il patrimonio culturale di questi insediamenti speciali. Non solo è fondamentale per una rivalutazione storica di questo periodo difficile, ma fornisce anche uno stimolo per l'ulteriore sviluppo delle proprietà come modelli abitativi contemporanei. La questione di come gestire in futuro gli edifici storici del passato sta diventando sempre più urgente in Austria e nel mondo. Progetti come questo libro forniscono informazioni e sensibilizzano sulle testimonianze architettoniche e urbane. Allo stesso tempo, il discorso viene reso accessibile a un pubblico più ampio e si promuove la democratizzazione della conversazione culturale.
     
    Sarà restaurato il Rifornitore presso la stazione di Brunico
    07.01.2025
    Il Curatorium per i beni tecnici e culturali della Provincia di Bolzano si impegna per la cura, la conservazione e la valorizzazione dei beni tecnici, in particolare quelli residenti nelle aree ferroviarie. Molte sono le attività che il Curatorium ha svolto nei decenni scorsi attraverso azioni di testimonianza e di recupero di opere e simboli che hanno rappresentato le innovazioni industriali dell'800 e del '900. E' opportuno ricordare l'intervento del Curatorium in Val Pusteria per il restauro del Rifornitore di Monguelfo. A Brunico, si trova la cabina scambi al km. 32+616 della linea Fortezza- S.Candido. Si tratta di un fabbricato originale, dove risiedevano le leve per la manovra degli scambi. Il suo restauro e l'auspicabile recupero dei meccanismi originali costituisce un significativo recupero storico e culturale, oltre che di testimonianza della tecnica dell'epoca. Naturalmente, la cabina restaurata sarà anche un punto di interesse turistico per la Comunità pusterese. Attualmente, il fabbricato è stato consegnato da RFI alla STA di Bolzano ed è difficilmente accessibile e in stato di abbandono. Per valorizzare in via definitiva attraverso un restauro il fabbricato in occasione del sopralluogo sono state condivise le seguenti iniziative: - Curatorium (Witti Mitterer): provvede a storicizzare il fabbricato e a ricostruire lo schema delle attrezzature una volta presenti nella cabina per avviare una ricerca sulla possibilità di recuperare i dispositivi; - Comune di Brunico (sindaco Roland Griessmair): provvede alla gestione della cabina una volta recuperata e alla gestione della accessibilità alla Cabina dai luoghi pubblici circostanti; - STA(Massimiliano Valle): provvede nell’ambito del progetto di ristrutturazione del fabbricato della stazione di Brunico a ricostruire la consistenza documentale della cabina, alla perizia per il restauro e alla richiesta di finanziamento alla PAB; provvede quindi alla realizzazione degli interventi approvati; provvede appena possibile alla urgente protezione e messa in sicurezza del tetto ammalorato dalle intemperie per evitare un ulteriore degrado; - RFI (Luca Zancarli/Emanuele Lolli) : provvede con uno scritto convenzionale necessario a regolare i rapporti di gestione per l’apertura al pubblico della cabina a valle del restauro; provvede inoltre alla ricerca di materiale utile a ricostruire i meccanismi di manovra presenti in cabina. Il Curatorium, impegnato per la salvaguardia del casello sin dal 2011, esprime soddisfazione per questo primo traguardo raggiunto.
     
    Saranno restaurati i lampioni sulle passeggiate del Talvera
    02.01.2025
    A breve ci sarà il via al restauro dei lampioni storici sulle passeggiate del Talvera, curato dagli alunni del percorso Manutenzione ed Assistenza Tecnica dell'Istruzione Professionale . I lampioni storici sulle passeggiate del Talvera, segnati dal degrado, dalle intemperie e anche da atti vandalici, necessitano di un profondo restauro. L’insieme, costituito da 17 lampioni risalenti alla Belle Époque, verrà risanato dai nostri studenti dell’Istruzione Professionale Manutenzione ed Assistenza Tecnica sotto la guida del Kuratorium e dei nostri Docenti. L’iniziativa, sostenuta dal Comune di Bolzano e dalla Fondazione Cassa di Risparmio, accoglie il progetto scolastico che prevede percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento degli studenti. Il lavoro nella sua complessità vuole essere anche un gesto di apertura e dialogo della comunità scolastica e culturale verso la collettività.
     
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