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Percorsi:



Grosses Interesse in Wien am Buch Südtiroler Siedlungen in Österreich
09.01.2025
Martedì 10 dicembre 2024, l'ÖGFA ha ospitato a Vienna la presentazione del libro “Südtiroler Siedlungen - Condominium in mind”. Gli autori Wittfrida Mitterer, Horst Hambrusch, Günther Pallaver e Bruno Maldoner hanno presentato la loro ampia pubblicazione, che tratta la storia, l'architettura e il significato urbanistico degli insediamenti altoatesini. La serata è stata moderata da Maik Novotny. Gli insediamenti altoatesini, costruiti tra il 1939 e il 1944 per i reinsediati provenienti dall'Alto Adige, sono oggi spesso minacciati. Si discute spesso di demolizione o ridensificazione per soddisfare gli standard abitativi contemporanei. L'elevata qualità urbanistica e architettonica di questi edifici spesso non è sufficientemente riconosciuta. I cambiamenti nella struttura sociale e gli interessi economici aumentano la pressione su queste proprietà, i cui sforzi di conservazione rimangono solitamente a livello locale. La carica ideologica del tema è particolarmente impegnativa: in alcuni luoghi, le tenute sono considerate vicine all'architettura nazista, il che significa che le loro qualità urbanistiche sono messe in secondo piano. Inoltre, ci sono lacune nella conoscenza e una mancanza di discorsi che oscurano il valore degli insediamenti in contesti storici, sociali e artistici. Il libro “Südtiroler Siedlungen - Condominium in mind” colma questa importante lacuna conoscitiva e documenta questi edifici in modo molto dettagliato. Include 1500 planimetrie storiche, 1000 fotografie dell'epoca della costruzione e 2400 fonti di immagini attuali. Questa ricchezza di materiale fornisce una visione completa della storia edilizia e del significato degli insediamenti. Tuttavia, la pubblicazione va oltre la semplice documentazione: ci incoraggia a considerare le proprietà non solo come patrimonio storico, ma anche a riconoscere il loro potenziale per la vita moderna. Mostra come questi edifici possano essere ristrutturati con cura e sviluppati ulteriormente senza perdere il loro fascino caratteristico e le loro qualità speciali. Durante la presentazione sono stati discussi temi chiave: le qualità urbane e sociali delle tenute e il loro significato per la cultura edilizia. Affrontare sfide come la necessità di riqualificazione, la ridensificazione e i pregiudizi ideologici. La questione di come aumentare la consapevolezza del valore di questi quartieri. L'evento ha attirato un pubblico eterogeneo, tra cui esperti di architettura, pianificazione urbana e conservazione del patrimonio, nonché familiari degli abitanti della tenuta e appassionati di storia. Il lavoro elaborato e scientificamente valido, la vivida panoramica e la prospettiva visionaria sul futuro delle tenute sono stati impressionanti. La presentazione del libro è stata una serata di successo che ha mostrato l'importanza degli insediamenti altoatesini sotto una nuova luce. Il libro “Südtiroler Siedlungen - Condomini in mente” è un prezioso contributo alla cultura edilizia e incoraggia a guardare più da vicino il patrimonio culturale di questi insediamenti speciali. Non solo è fondamentale per una rivalutazione storica di questo periodo difficile, ma fornisce anche uno stimolo per l'ulteriore sviluppo delle proprietà come modelli abitativi contemporanei. La questione di come gestire in futuro gli edifici storici del passato sta diventando sempre più urgente in Austria e nel mondo. Progetti come questo libro forniscono informazioni e sensibilizzano sulle testimonianze architettoniche e urbane. Allo stesso tempo, il discorso viene reso accessibile a un pubblico più ampio e si promuove la democratizzazione della conversazione culturale.
 
Il presidente Moser
07.01.2025
Il Curatorium per i beni tecnici e culturali della Provincia di Bolzano si impegna per la cura, la conservazione e la valorizzazione dei beni tecnici, in particolare quelli residenti nelle aree ferroviarie. Molte sono le attività che il Curatorium ha svolto nei decenni scorsi attraverso azioni di testimonianza e di recupero di opere e simboli che hanno rappresentato le innovazioni industriali dell'800 e del '900. E' opportuno ricordare l'intervento del Curatorium in Val Pusteria per il restauro del Rifornitore di Monguelfo. A Brunico, si trova la cabina scambi al km. 32+616 della linea Fortezza- S.Candido. Si tratta di un fabbricato originale, dove risiedevano le leve per la manovra degli scambi. Il suo restauro e l'auspicabile recupero dei meccanismi originali costituisce un significativo recupero storico e culturale, oltre che di testimonianza della tecnica dell'epoca. Naturalmente, la cabina restaurata sarà anche un punto di interesse turistico per la Comunità pusterese. Attualmente, il fabbricato è stato consegnato da RFI alla STA di Bolzano ed è difficilmente accessibile e in stato di abbandono. Per valorizzare in via definitiva attraverso un restauro il fabbricato in occasione del sopralluogo sono state condivise le seguenti iniziative: - Curatorium (Witti Mitterer): provvede a storicizzare il fabbricato e a ricostruire lo schema delle attrezzature una volta presenti nella cabina per avviare una ricerca sulla possibilità di recuperare i dispositivi; - Comune di Brunico (sindaco Roland Griessmair): provvede alla gestione della cabina una volta recuperata e alla gestione della accessibilità alla Cabina dai luoghi pubblici circostanti; - STA(Massimiliano Valle): provvede nell’ambito del progetto di ristrutturazione del fabbricato della stazione di Brunico a ricostruire la consistenza documentale della cabina, alla perizia per il restauro e alla richiesta di finanziamento alla PAB; provvede quindi alla realizzazione degli interventi approvati; provvede appena possibile alla urgente protezione e messa in sicurezza del tetto ammalorato dalle intemperie per evitare un ulteriore degrado; - RFI (Luca Zancarli/Emanuele Lolli) : provvede con uno scritto convenzionale necessario a regolare i rapporti di gestione per l’apertura al pubblico della cabina a valle del restauro; provvede inoltre alla ricerca di materiale utile a ricostruire i meccanismi di manovra presenti in cabina. Il Curatorium, impegnato per la salvaguardia del casello sin dal 2011, esprime soddisfazione per questo primo traguardo raggiunto.
 
Misuratore della pressione
02.01.2025
A breve ci sarà il via al restauro dei lampioni storici sulle passeggiate del Talvera, curato dagli alunni del percorso Manutenzione ed Assistenza Tecnica dell'Istruzione Professionale . I lampioni storici sulle passeggiate del Talvera, segnati dal degrado, dalle intemperie e anche da atti vandalici, necessitano di un profondo restauro. L’insieme, costituito da 17 lampioni risalenti alla Belle Époque, verrà risanato dai nostri studenti dell’Istruzione Professionale Manutenzione ed Assistenza Tecnica sotto la guida del Kuratorium e dei nostri Docenti. L’iniziativa, sostenuta dal Comune di Bolzano e dalla Fondazione Cassa di Risparmio, accoglie il progetto scolastico che prevede percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento degli studenti. Il lavoro nella sua complessità vuole essere anche un gesto di apertura e dialogo della comunità scolastica e culturale verso la collettività.
 
Tabellone elettronico
09.12.2024
Martedì 10 dicembre 2024, l'ÖGFA ha ospitato a Vienna la presentazione del libro “Südtiroler Siedlungen - Condominium in mind”. Gli autori Wittfrida Mitterer, Horst Hambrusch, Günther Pallaver e Bruno Maldoner hanno presentato la loro ampia pubblicazione, che tratta la storia, l'architettura e il significato urbanistico degli insediamenti altoatesini. La serata è stata moderata da Maik Novotny. Gli insediamenti altoatesini, costruiti tra il 1939 e il 1944 per i reinsediati provenienti dall'Alto Adige, sono oggi spesso minacciati. Si discute spesso di demolizione o ridensificazione per soddisfare gli standard abitativi contemporanei. L'elevata qualità urbanistica e architettonica di questi edifici spesso non è sufficientemente riconosciuta. I cambiamenti nella struttura sociale e gli interessi economici aumentano la pressione su queste proprietà, i cui sforzi di conservazione rimangono solitamente a livello locale. La carica ideologica del tema è particolarmente impegnativa: in alcuni luoghi, le tenute sono considerate vicine all'architettura nazista, il che significa che le loro qualità urbanistiche sono messe in secondo piano. Inoltre, ci sono lacune nella conoscenza e una mancanza di discorsi che oscurano il valore degli insediamenti in contesti storici, sociali e artistici. Il libro “Südtiroler Siedlungen - Condominium in mind” colma questa importante lacuna conoscitiva e documenta questi edifici in modo molto dettagliato. Include 1500 planimetrie storiche, 1000 fotografie dell'epoca della costruzione e 2400 fonti di immagini attuali. Questa ricchezza di materiale fornisce una visione completa della storia edilizia e del significato degli insediamenti. Tuttavia, la pubblicazione va oltre la semplice documentazione: ci incoraggia a considerare le proprietà non solo come patrimonio storico, ma anche a riconoscere il loro potenziale per la vita moderna. Mostra come questi edifici possano essere ristrutturati con cura e sviluppati ulteriormente senza perdere il loro fascino caratteristico e le loro qualità speciali. Durante la presentazione sono stati discussi temi chiave: le qualità urbane e sociali delle tenute e il loro significato per la cultura edilizia. Affrontare sfide come la necessità di riqualificazione, la ridensificazione e i pregiudizi ideologici. La questione di come aumentare la consapevolezza del valore di questi quartieri. L'evento ha attirato un pubblico eterogeneo, tra cui esperti di architettura, pianificazione urbana e conservazione del patrimonio, nonché familiari degli abitanti della tenuta e appassionati di storia. Il lavoro elaborato e scientificamente valido, la vivida panoramica e la prospettiva visionaria sul futuro delle tenute sono stati impressionanti. La presentazione del libro è stata una serata di successo che ha mostrato l'importanza degli insediamenti altoatesini sotto una nuova luce. Il libro “Südtiroler Siedlungen - Condomini in mente” è un prezioso contributo alla cultura edilizia e incoraggia a guardare più da vicino il patrimonio culturale di questi insediamenti speciali. Non solo è fondamentale per una rivalutazione storica di questo periodo difficile, ma fornisce anche uno stimolo per l'ulteriore sviluppo delle proprietà come modelli abitativi contemporanei. La questione di come gestire in futuro gli edifici storici del passato sta diventando sempre più urgente in Austria e nel mondo. Progetti come questo libro forniscono informazioni e sensibilizzano sulle testimonianze architettoniche e urbane. Allo stesso tempo, il discorso viene reso accessibile a un pubblico più ampio e si promuove la democratizzazione della conversazione culturale.
 
Invito alla serata di conferenze che si terrà a Vienna martedì 10 dicembre 2024, alle ore 19:00
15.11.2024
Invito alla serata di conferenze che si terrà a Vienna martedì 10 dicembre 2024, alle ore 19:00 Società Austriaca di Architettura, Liechtensteinstr. 46a2/5 Argomento Insediamenti altoatesini - nel campo della tensione tra politica e storia contemporanea. Un modello abitativo con qualità urbanistiche e architettoniche con nuove potenzialità? Interverranno gli autori Wittfrida Mitterer (a cura di), Horst Hambrusch, Bruno Maldoner e Günther Pallaver Moderazione: Maik Novotny / ÖGFA
 
Restauro Tram: Ritorno a Lana
13.11.2024
Presto si concluderà il complesso restauro delle due tram elettriche della ex ferrovia Lana-Postal. Attualmente, sono ospitate in una hall messa a disposizione gratuitamente dalla Pichler Stahlbau a Egna e dovrebbero tornare al loro sito originale. Una delle tram sarà esposta nuovamente presso il punto espositivo tecnico lungo l'Adige, vicino alla stazione di Lana Postal, mentre per la seconda è previsto un nuovo posizionamento nella nuova area centrale di Lana, in piazza Tribus.Questa decisione è stata presa durante un sopralluogo il 30 settembre 2024, al quale hanno partecipato il sindaco di Lana, Helmut Taber, l'assessora Valentina Andreis, la direttrice del Kuratorium für technische Kulturgüter, Wittfrida Mitterer, e l'architetto Horst Hambrusch. Presenti anche Albert Innerhofer, in qualità di presidente del Heimatsschutzverein Lana.Il restauro è stato reso necessario non solo dall’usura causata dalle intemperie, ma anche dal ripetuto accesso di estranei nelle cabine di guida, che hanno smontato e rubato alcune parti. La costruzione meccanica delle due Tram I e II, con i numeri di fabbrica 50293 e 50294, è stata realizzata dalla Graz Waggonfabrik, mentre la parte elettrica era di competenza della Maschinen- und Waggonbau-Fabriks-Aktien-Gesellschaft Siemens & Schuckert di Vienna-Simmering. Queste Tram, attive dal 1913, erano destinate al trasporto delle mele locali da Lana a Postal, il cosiddetto “Apfelexpress”, e successivamente attraverso la rete ferroviaria internazionale fino a destinazioni in tutto il mondo. La varietà di mele Calville, in particolare, veniva già allora trasportata in treno fino al palazzo dello zar a San Pietroburgo. Dopo la definitiva chiusura della linea locale Lana-Postal-Lana di Spra il 31 marzo 1974, entrambe le tram merci furono sistemate nel deposito di Lana di Sopra, demolito nel 2010 per fare spazio a una stazione degli autobus.Durante il sopralluogo sono stati discussi non solo i problemi di sicurezza, ma anche le modalità di protezione contro le intemperie. Per la locomotiva al punto espositivo tecnico presso il ponte storico sull’Adige, sarà implementata una soluzione paesaggistica. La locomotiva in piazza Johann-Tribus a Lana di Mezzo dovrà essere ben visibile da ogni lato.Il trasferimento delle locomotive è previsto entro la fine del 2024. Testo: Mw/Albert Innerhofer/Comune di Lana (traduzione Comune di Lana).
 
Proposte per la prevista passeggiata ad anello attorno a Bolzano
31.07.2024
In futuro, le passeggiate e i sentieri escursionistici sulle colline intorno a Bolzano saranno collegati tra di loro con un percorso complessivo di oltre 30 chilometri. Giovedì scorso, il Curatorium dei Beni Tecnici Culturali, rappresentato dalla direttrice Wittfrida Mitterer, ha presentato al vicesindaco di Bolzano Stefan Konder due proposte da integrare nella prevista passeggiata circolare. In particolare, si tratta del percorso dell'ex ferrovia a cremagliera del Renon e quello della funicolare del Virgolo. Il vicesindaco Konder ha accolto con favore le proposte e le ha inoltrate La passeggiata ad anello in fase di progetto curato dallo studio milanese Land è destinata a collegare le passeggiate e i sentieri esistenti, come la passeggiata del Guncina e la passeggiata Sant’Osvaldo, e a integrare nella rete di sentieri esistenti le zone periferie della città, come il Colle o Castel Firmiano. Il Curatorium indica i tratti della funicolare sul Virgolo e il percorso dell'ex cremagliera da Bolzano a Collalbo come importanti collegamenti della passeggiata circolare. Le particolari caratteristiche tecnico-storiche collegano e ampliano la passeggiata ad anello e rappresentano un ulteriore attrazione che aumenta il valore della città di Bolzano. Secondo le parole dell'autore delle leggende delle Dolomiti Karl Felix Wolf, “Bolzano è l'unica città al mondo con così tanti impianti di risalita che abitanti e turisti possono essere trasportati dalla valle alla montagna in pochi minuti”. Il suo elenco stilato negli anni Trenta, comprende la funivia del Colle, la prima al mondo - autorizzata per il trasporto di passeggeri - in assoluto, la funivia per S. Genesio, la funicolare della Mendola, la funivia del Guncina, la funicolare del Virgolo e la cremagliera del Renon. Percorso dell'ex ferrovia a cremagliera del Renon. Oggi esiste ancora la possibilità di un collegamento tra l'area della stazione ferroviaria e il vicino paesaggio della collina di Santa Maddalena. Una passeggiata dovrebbe condurre dal nodo della stazione di Bolzano lungo via Renon fino alla stazione a valle della funivia del Renon e alla retrostante area attinente alla funivia. Un ponte che parte dall'area antistante l'ex stazione della ferrovia a cremagliera (la rimessa del Renon, un gioiello della storia della mobilità in Alto Adige) e si eleva sopra via Piani di Bolzano e a seguire sulle arcate del viadotto esistente dell'ex cremagliera scavalcando la strada statale (all'altezza del supermercato Naturalia) può creare un collegamento privo di macchine e incroci trafficati. Questo percorso pedonale ed escursionistico conduce direttamente al paesaggio viticolo della collina di Santa Maddalena e alla passeggiata di Sant’Osvaldo. I due ponti sopra via Piani di Bolzano e sopra la strada statale erano già inclusi nel progetto generale della ferrovia “Localbahn Rittnerbahn” inaugurata nel 1907 e furono demoliti in seguito. La ricostruzione dei ponti pedonali potrebbe essere realizzata partendo dalla ex rimessa del Renon, oggi di proprietà STA, e continuando sul viadotto retto ancora dalle arcate in pietra di porfido. Una volta che l’intera area della stazione sarà pianificata e sviluppata, il nuovo percorso pedonale rappresenterà un'apertura unica dalla città verso Santa Maddalena e Sant’ Osvaldo, senza attraversamenti e incroci. Il tracciato dell'ex funicolare del Virgolo come percorso di fitness Il tracciato della funicolare del Virgolo, ora già posto sotto tutela, potrà essere valorizzato e inserito, per la sua ripidità, come tratto impegnativo nel percorso per eventi sportivi o come semplice percorso di fitness, oltre a sentiero per escursioni e passeggiate. La discesa verso il fondovalle è già possibile oggi attraverso il sentiero curato dall’Alpenverein AVS, che termina al portale est del tunnel del Virgolo. L'accesso per la salita si trova nell'area dell'ex stazione a valle, direttamente all'incrocio con la via del Calvario. Il percorso è un importante documento storico di ingegneria con arco a volta in pietra, utilizzato in terreni estremamente ripidi per superare il tracciato della linea ferroviaria lunga 342 m in un terreno impervio, con un dislivello di 196 m ed una pendenza del 70 % circa. La struttura storica del 1908 è stata la prima funicolare nell'area di Bolzano. Questa struttura ha una caratteristica simbolica, in quanto risale a un'epoca in cui l'architettura e l'ingegneria civile formavano un'unica unità, come di solito accadeva per le strutture ferroviarie realizzate nel XIX secolo. La funicolare del Virgolo, nelle vicinanze della funivia del Colle e della cremagliera del Renon, era un punto di riferimento per la tecnologia degli impianti di risalita. Il Curatorium è convinto che le proposte a carattere pubblico saranno presto esaminate e inserite nel progetto globale della passeggiata ad anello. Il Curatorium da la piena disponibilità a collaborare con i singoli attori coinvolti. (26.7.2024)
 
Assemblea annuale del Curatorium nella Abbazia Muri Gries (27.5.24)
01.07.2024
I beni tecnici culturali all’ centro dell’incontro dell’associazione il giorno 27.05.2024 nell’ abbazia di Muri Gries sono sempre più gettonati. Monumenti ma anche piccoli oggetti della tecnica nella nostra regione diventano luoghi di identificazione e di riferimento. I luoghi della tecnica, ricchi di riferimenti storici ed architettonici, catturano l’interesse e spingono soprattutto i giovani a scoprirli e a condividerli. I temi e i progetti realizzati del Curatorium e discussi durante l’incontro spaziavano dal Brennero a Salorno e dal passo Resia a Monguelfo. Nella Valle d’Isarco includono la musealizzazione del casello ferroviario a Mules, la ristrutturazione del ponte sospeso sempre di Mules e il recupero della vecchia strada militare che potrebbe diventare una alternativa alla pista ciclabile esistente. Altro progetto di rilievo, il tetto energetico del parcheggio della stazione ferroviaria di Fortezza e la mostra sul confine del Brennero nella Casa dell'ACI. A Chiusa spicca la ristrutturazione del viadotto dell’ex ferrovia della Val Gardena insieme alla riapertura di una galleria attualmente non praticabile e il ristauro del rifornitore d’acqua dedicato ai prigionieri di guerra russi che costruirono la ferrovia 1916. In Val Venosta invece si trova l’attualmente di smesso piano inclinato per il trasporto del marmo dalle cave in quota a Lasa. Il manufatto unico al mondo nel suo genere dovrà essere riqualificato, conservando la sua funzione di infrastruttura per la mobilità. Tra gli altri temi, la trasformazione dell’officina meccanica,, Hans Trojer,, in fucina di idee, a suo tempo la vetrina tecnologica della cultura industriale in Alto Adige. Altri progetti in itinere sono il restauro delle locomotive della ferrovia di Lana Postal, il tour virtuale delle cantine di Cornaiano, le mostre "Zugluft" alla stazione di Bolzano e i progetti di riqualificazione della piazza Gries e il fienile barocco, ora sotto vincolo architettonico. Molto apprezzato durante l’incontro annuale era la presentazione dello scultore Lois Anvidalfarei, che ha condiviso il restauro del suo maso e l’esposizione open air delle sue sculture. Per concludere c’era la visita guidata alla storica cantina del convento Muri Gries con l’enologo Manfred Bernard. È stato pure rieletto il consiglio del Curatorium. I suoi membri sono Arthur Scheidle, presidente, Josef March, vicepresidente, Ezio Facchin, Gerd Staffler, Ewald Moroder, Franz Staffler e Stefan Moser. Nuovi membri sono l'ingegnere meranese Daniel Hartmann e l'ex giornalista Rai Sandra Bortolin. Questo incontro pubblico, aperto anche ad amici e semplicemente interessati all’ attività del Curatorium, era occasione per ringraziare i soci e in particolare della sua ospitalità l’abate Peter Stuefer.
 
la riunione annuale del Curatorium si celebra nella abbazia di Muri Gries, Bolzano
22.05.2024
Abbazia di Muri Gries, Bolzano
Sempre più frequentemente monumenti ma anche piccoli oggetti della tecnica nella nostra regione divengono luoghi di identificazione. Alla luce di questo scenario gli ambiti tematici della mobilità e dell’energia idroelettrica, ricchi di riferimenti storici ed architettonici, catturano l’interesse e ci spingono a condividerli soprattutto con i giovani. Dopo lo svolgimento delle formalità durante l’incontro annuale lo scultore Lois Anvidalfarei ci prenderà per mano per portarci nel suo mondo vivente, in cui l’antico e il nuovo sapientemente si fondono. Per concludere ci sarà la visita guidata alla storica cantina del convento Muri Gries con l’enologo Manfred Bernard.
 
Procedono bene i lavori di restauro dei due locomotori della ferrovia Lana Postal
11.05.2024
Durante il recente sopralluogo (8.5.24) la delegazione di Lana, con la vicesindaca Valentina Andreis e Albert Innerhofer del Heimatpflegeverein si sono informati sull’andamento dei lavori di restauro delle locomotive storiche. “Le locomotive sono una testimonianza culturale molto importante per Lana, cresciuta economicamente anche attraverso il commercio delle mele. Senza la ferrovia questo non sarebbe stato possibile in questa dimensione” , ricorda la vicesindaca. La prima fase della sabbiatura, lavoro arduo e lungo, si è finalmente concluso in questi giorni. Prossimamente verranno sostituiti le parti arrugginite e ammalorate di metallo e poi mano a mano vengono restaurate la copertura e le porte in legno. Prima di passare alla verniciatura a più strati dell’intera locomotiva verranno restaurati il pantografo, le luci, le targhette, il sistema frenante e nella cabina di guida le manovelle del blocco di trazione elettrica. Particolare attenzione viene rivolta ai serramenti e ai finestrini in cui il vetro verrá sostituito con il plexiglas. I lavori saranno terminati in estate e le locomotive verranno riportate al loro logo di destinazione per essere esposte in veste musealizzata rinnovata. L’intera operazione viene coordinata dal Curatorium per i beni tecnici culturali es eseguiti da esperti, tra cui il fabbro gardenese Hannes Senoner e il suo team. Lo spazio per i lavori di restauro a Egna è stato messo a disposizione gratuitamente da Stahlbau Pichler e Sebastian Mazzarol Wm (9.5.24) Kuratorium Technische Kulturgüter Kuratorium.it
 
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